(Italiano) L’Isolamento e il benessere abitativo dei locali interrati

Styrodur

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Una caratteristica negativa di locali interrati come scantinati e taverne è la formazione di muffe sulle pareti. Questo avviene poiché in fase costruttiva a tali locali non è data la giusta attenzione e l’isolamento termico non viene posato nel modo corretto, permettendo la libera formazione di acqua di condensa, che con il tempo si trasforma in muffa.

 

La causa della muffa nei locali interrati

Le pareti perimetrali esterne sono in stretto contatto con il terreno umido, ed entrando in contatto con delle zone caratterizzate da discontinuità termica, vedono la formazione di acqua sulle pareti nelle parte più fredde, dove l’aria umida si condensa.

Una seconda causa dell’insorgere del pericoloso e antiestetico strato di muffa di questi ambienti è il loro stesso uso sporadico. Questo non permette nessun tipo di areazione, lasciando il tempo necessario alla condensa di stagnare sulle pareti ed alimentare ulteriormente la muffa.

Se adeguatamenti areati, gli ambienti integrati vedrebbero diminuire sensibilmente la condensa sui muri, che si asciugherebbe senza lasciare spazio alla formazione di muffe.

Le zone a maggior rischio sono i ponti termici, punti che per la loro conformazione hanno una spiccata propensione a far condensare l’acqua sui muri. Essi si formano principalmente nei punti di contatto tra le pareti e il tetto, negli angoli e lungo i pendii dove scorre l’acqua piovana.

Scopri tutti i vantaggi nell’isolamento dei ponti termici

Scopri come individuare i ponti termici con la termografia

Scopri come riqualificare l’immobile agendo sui ponti termici.

 

Consigli e soluzioni per la muffa nei locali interrati

Per evitare le formazioni di muffe è fondamentale areare gli spazi interrati in modo costante nel tempo, evitando che si formino anche cattivi odori. Ma al pari di una corretta gestione degli ambienti, isolare in modo corretto i locali interrati è altrettanto necessario per ottenere il giusto benessere negli scantinati e cantine. Grazie a uno sviluppo costante dei prodotti Styrodur è in grado di fornire soluzioni complete anche per gli edifici partendo dalle fondazioni fino ad ad arrivare alla copertura. Per i locali interrati si consiglia di usare Styrofond. Quest’ultimo è un sistema integrato specifico per le fondazioni degli edifici interrati. Permette di isolare termicamente le pareti interrate creando una zona di areazione cieca tra il pannello e la parete controterra, e allo stesso tempo riesce a drenare l’acqua piovana evitando che entri in contatto con i muri sottoterra.

Styrofond si applica ad incastro in modo semplice e veloce, vantaggio notevole in fase di montaggio, ed è dotato di un prolungamento geotessuto in modo da poter avvolgere il tubo drenante riparandolo da possibili infiltrazioni di terriccio che potrebbero intasarlo.  

Isolare a regola d’arte gli ambienti interrati evita la formazione di muffe e di cattivi odori provocati dall’umidità che altrimenti si forma sulle murature controterra non isolate e non aerate.

(Italiano) Certificazione energetica degli immobili

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La certificazione energetica è il documento che va obbligatoriamente presentato in fase di compravendita, locazione o costruzione di un immobile. Anche se comunemente viene chiamata “certificazione energetica” si tratta di un’attribuzione impropria, il termine corretto infatti è, attestato di prestazione energetica (APE).

In sostanza, la certificazione energetica o attestato di prestazione energetica non è altro che il documento che afferma legalmente la prestazione e la classe energetica di un immobile.

 

Chi misura la certificazione energetica?

Il certificato non può essere rilasciato da chiunque, ma vi è la necessità di un tecnico abilitato a realizzare le misurazioni, che come la legge afferma, deve essere in possesso di alcuni requisiti, tra cui, essere estraneo: alla proprietà, alla progettazione, e alla realizzazione dell’immobile.

Per rendere fruibile la lettura e l’interpretazione dell’attestato di prestazione energetica a chiunque, anche a chi non è esperto del settore, la certificazione viene classificata in un riquadro di sintesi, che parte da G, un immobile per nulla efficiente, fino ad arrivare al massimo livello di efficienza, ovvero A4. La classifica, è ulteriormente semplificata visivamente dai colori (fig 1), passando da un rosso intenso dell’inefficienza classe energetica G, alle lettere A, in varie gradazioni di verde.

 

Fig 1

Certificazione energetica e valore degli immobili

L’APE essendo essenziale nelle trattative di compravendita, va ad influire direttamente sul valore degli immobili. Di conseguenza abitazioni efficienti dal punto di vista energetico avranno valutazioni immobiliari più alte rispetto alle altre, ma dalla certificazione energetica, si rende altrettanto evidente come sia antieconomico vivere in un’abitazione con prestazioni energetiche basse. Infatti l’investimento di una ristrutturazione dell’immobile viene ampiamente ripagata negli anni. In più a rendere il tutto più vantaggioso vi sono gli sgravi fiscali stabiliti dalla legge di bilancio 2018.

 

Come rendere un edificio efficiente dal punto di vista energetico

Per far sì che una nuova costruzione o una già in essere abbia una certificazione energetica alta, è necessario usare materiali isolanti di ultima generazione associati alle giuste tecniche costruttive. Styrodur® grazie alle sue eccellenti doti isolanti contribuisce ad ottimizzare le prestazioni termiche e dunque ad abbassare notevolmente i consumi, riduce i costi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici. Scopri tutti i vantaggi di Styrodur.

Tetto piano

PERCHÉ IL TETTO PIANO ROVESCIO?

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Le case con tetto piano, dal design moderno, le linee pulite e le forme geometriche semplici ed essenziali, sono tra le soluzioni costruttive più ambite nel mercato del mattone, in particolare nella costruzione di ville e abitazioni ecocompatibili. Tuttavia, se fino a qualche anno fa una casa con tetto piano poteva considerarsi una soluzione economicamente sostenibile da pochi, oggi fortunatamente le cose sono cambiate, cosicché le coperture piane sono alla portata di un bacino di clienti assai più ampio.

Va comunque ricordato che sebbene il tetto piano sia entrato a pieno titolo tra le soluzioni costruttive più richieste nel mercato, non per questo il tetto tradizionale (tetto a falda o tetto inclinato) deve ritenersi surclassato, almeno per quanto riguarda l’isolamento. Infatti, indipendentemente dai requisiti specifici, quindi dalla complessità di esecuzione o della scelta della stratigrafia, sia i tetti piani sia i tetti a falda sono in grado di soddisfare le esigenze fisiche e strutturali di un tetto, così come soddisfano le esigenze di isolamento termico imposte dalle normative in vigore, preservando l’edificio in modo affidabile e duraturo dall’azione degli agenti atmosferici.

Ma torniamo a parlare del protagonista di questo articolo. Esistono vari tipi di tetto piano, come il tetto caldo e il tetto rovescio, ed entrambi fanno parte della più ampia categoria di tetti piani semplici e non ventilati. La differenza tra le due tipologie di copertura sta nella posizione della membrana impermeabile rispetto al pannello isolante.
Mentre nel tetto caldo l’impermeabilizzante si trova sopra l’isolante, nel tetto rovescio la posizione risulta invertita, cosicché è l’isolante ad essere collocato al di sopra della guaina impermeabile.

Fig.1 tetto piano in una villa in aix en provance (France)

Il tetto rovescio è una tipologia di copertura piana sempre più richiesta dai progettisti, ma un risultato ottimale richiede l’utilizzo di materiali speciali, come il polistirene espanso estruso di cui è fatto lo Styrodur. L’XPS è difatti l’unico materiale adatto a una tale stratigrafia poiché non assorbe acqua, è intaccabile dall’umidità e resistente alla putrescibilità.
Il ribaltamento della membrana impermeabile, come accade nei tetti rovesci, necessita allora di un isolante particolarmente solido e resistente, giacché sarà sottoposto a sollecitazioni particolarmente intense dovute all’acqua piovana, al terreno di riverdimento o ai carichi mobili su tetti a terrazza, o a tetti carrabili adibiti a parcheggio. Sia i tetti caldi che i tetti rovesci possono essere sia non praticabili, sia praticabili. Una copertura piana praticabile può essere definita da un tetto a terrazza, un tetto parcheggio o dal tetto verde (intensivo/estensivo), di cui abbiamo già parlato qualche articolo fa. Tutte soluzione che prevedono pressioni piuttosto gravose e che di conseguenza richiedono un materiale notevolmente robusto, non solo imputrescibile, ma che possieda un’elevata resistenza alla compressione.
Per finire un isolante, per poter svolgere la sua funzione in un tetto rovescio, necessita di una capacità termoisolante efficace e di lunga durata. Nella tabella 1 potete apprezzare i parametri caratteristici dei diversi tipi di Styrodur per il tetto rovescio.

Nella tabella 2, invece, i valori di misurazione della conduttività termica, fondamentali per comprendere la vera capacità d’isolamento delle lastre Styrodur. Attenzione però: nei tetti rovesci l’isolante è a contatto diretto con gli agenti atmosferici, ciò vuol dire che in alcune situazione potrebbe trovarsi in condizioni di umidità superiori a quelle previste in fase di progetto. Il progettista dovrebbe tenere conto di questa possibilità, in quanto essa influenza direttamente il valore della trasmittanza termica della struttura. Una soluzione, in questo senso, è quella di peggiorare il valore della conduttività termica dichiarata.

STRATIGRAFIA DI UN TETTO ROVESCIO

Nell’immagine sottostante potete osservare la diversa stratificazione tra un tetto caldo e un tetto rovescio. Soffermandoci sul tetto rovescio, possiamo elencare, in un ordine che va dallo strato superiore a contatto con l’aria, allo strato inferiore a contatto con il solaio, almeno sei strati di materiali diversi:

  • Uno strato protettivo (per esempio ghiaia);
  • Eventualmente un tessuto geotessile (telo in poliestere o polipoprilene);
  • Uno strato isolante di styrodur;
  • Un’impermeabilizzazione del tetto (al contempo barriera vapore):
  • Eventuale strato di compensazione;
  • Un solaio di cemento armato.

Rispetto a un tetto caldo convenzionale, il tetto rovescio è realizzabile più facilmente e in tempi più brevi, in quanto provvisto di un minor numero di strati da posare e incollare. Ma questo non è l’unico vantaggio, vediamone degli altri elencati qui sotto.

I VANTAGGI DEL TETTO ROVESCIO: TETTO ROVESCIO VS TETTO CALDO CONVENZIONALE

  1. Nel tetto rovescio la guaina impermeabilizzante è posta su un fondo resistente, robusto e uniforme, quindi non possono formarsi giunti tra le singole lastre isolanti, come potrebbe invece accadere qualora la membrana fosse collocata sopra l’isolante. Nei punti di giunzione tra una lastra e l’altra, infatti, l’impermeabilizzante potrebbe incurvarsi in prossimità di questi punti, con possibile formazione di crepe.
  2.  Dato che nel tetto rovescio l’impermeabilizzante aderisce con tutta la superficie al solaio pieno in calcestruzzo, in caso di danni le perdite possono essere localizzate con facilità. Nel caso dei tetti caldi, invece, molto spesso l’entità del danno dell’impermeabilizzante è visibile a una notevole distanza dal vero punto danneggiato dell’impermeabilizzazione, rendendo difficile risalire al punto esatto da riparare.
  3.  Nella realizzazione di un tetto rovescio, le lastre di isolante possono essere posate anche in condizioni di nebbia e pioggia, cosa non possibile per i tetti caldi tradizionali, nei quali si andrebbero a creare bolle di vapore a causa dell’umidità formatasi tra la guaina e le lastre isolanti.
  4.  In caso di tetto rovescio l’impermeabilizzante è sempre protetta dai raggi UV. Con il tetto caldo, al contrario, la protezione non è sempre garantita, con possibilità di danni sia per guaine sintetiche che per guaine bituminose;
  5.  Nel caso di tetto rovescio anche le escursioni termiche registrate sull’impermeabilizzante risultano essenzialmente ridotte. Nel caso di tetto caldo convenzionale l’escursione termica annuale sulla copertura del tetto può raggiungere i 70-80 C°. Invece, nel tetto rovescio l’escursione termica annuale è di circa 12 K, con temperatura interna sotto al tetto di circa 15-20 C°.
  6.  Nel tetto rovescio la guaina è protetta da sollecitazioni meccaniche e shock termici che potrebbero danneggiarla.

Se ripercorrete a ritroso i vantaggi elencati del tetto rovescio potrete notare la presenza di un unico filo conduttore: la guaina impermeabilizzante.
Non a caso la realizzazione di un tetto piano secondo il principio del tetto rovescio deriva proprio dall’esigenza di proteggere l’impermeabilizzazione del tetto da azioni statiche, dinamiche e termiche. E tale requisito è prescritto come obbligatorio anche nella normativa DIN 18195-10.

Se l’argomento trattato vi è piaciuto e volete approfondire, potete richiedere il catalogo in versione digitale o cartacea qui

(Italiano) Progetti di isolamento termico con pannelli isolanti Styrodur

Styrodur

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In una struttura residenziale il corretto isolamento termico di pareti, tetti e pavimentazioni garantisce migliori condizioni di confort abitativo, valorizza l’immobile e permette di ottenere un notevole risparmio sulle spese di riscaldamento.

Per procedere alla scelta dell’isolante termico ideale è necessario considerare con attenzione le caratteristiche della struttura oggetto dell’intervento, le condizioni climatiche e termiche locali e il risultato che si desidera ottenere.

I pannelli isolanti per pavimenti e gli isolamenti per tetti in materiale sintetico, come il polistirene sinterizzato o estruso, costituiscono una delle soluzioni più utilizzate da decenni, in quanto semplici da posare, economici e di lunga durata nel tempo. Indicativamente, un prodotto isolante in polistirene ha una durata media di 35-40 anni, resiste bene all’umidità e può essere accoppiato ad altri materiali protettivi per evitare il deterioramento e potenziarne le qualità.

 

Caratteristiche dei pannelli isolanti in polistirene

L’isolamento termico per tetti, soffitti e pavimenti ottenuto con i pannelli in polistirene espanso, polistirene estruso, schiume poliuretaniche e altri materiali sintetici è piuttosto facile e rapido da realizzare e garantisce prestazioni che variano caso per caso.

Focalizzandosi sul caso dei pannelli termoisolanti in polistirene, essi sono consigliati soprattutto per l’isolamento termico di pareti, tetti, coperture e solai. Possiedono eccellenti proprietà coibentanti, assicurano un minimo assorbimento di umidità e di acqua e un’elevata resistenza alla compressione.

I vantaggi durante l’installazione si notano subito, in quanto si prestano facilmente ad essere adattati e lavorati con utensili leggeri secondo la destinazione di utilizzo e mantengono inalterate a lungo le caratteristiche fisiche e meccaniche.

 

Quali vantaggi ha l’uso dei pannelli per isolamento in polistirene

La scelta di utilizzare pannelli in polistirene per la coibentazione e l’isolamento termico di tetti, pavimenti e pareti comporta diversi vantaggi. Al confronto di altri metodi considerati ‘cugini’, i costi dei materiali per metro quadro sono relativamente contenuti, la facilità della posa in opera va a ridurre notevolmente le spese per la realizzazione dei vari progetti, e la durata delle applicazioni ha una durata ben superiore a soluzioni meno strutturate, o che utilizzano materiali meno performanti.

La lastra di polistirene è allo stesso tempo leggera e sopporta bene i carichi pesanti senza deformarsi. Non viene danneggiata dall’acqua, può essere trattata per ottenere una maggiore resistenza al fuoco e, durante la posa, non richiede precauzioni particolari al di là di una buona ventilazione dell’ambiente.

Soluzioni progettuali con pannelli termoisolanti in polistirene

Partiamo da un caso specifico. I pannelli in polistirene Styrodur C sono ideali in tutti i progetti di edilizia che prevedano la presenza di una copertura isolante, ad esempio di un’intercapedine o comunque di una protezione contro le escursioni termiche, e possono essere posizionati sia in verticale che in orizzontale.

I pannelli isolanti si prestano ad essere rivestiti di calcestruzzo, intonacati o integrati in una parete o in un soffitto al fine di evitare i problemi causati dai ponti termici, integrati a protezioni antigelo, ulteriori coibentazioni e coperture impermeabilizzanti. La versatilità di questo materiale isolante ne consente l’uso sia esterno che nel sottosuolo, anche con falda acquifera, per la realizzazione di strutture perimetrali, fondi stradali, pavimenti con forti stress di carico.

(Italiano) Come isolare una parete: isolamento interno ed esterno

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Isolamento abitazione

L’isolamento di una abitazione è essenziale per garantire comfort e benessere. In una casa le dispersioni di calore, le infiltrazioni di acqua di risalita, la non adeguata coibentazione degli infissi, causano nel tempo sprechi energetici elevati e perdite economiche notevoli.
Ogni elemento strutturale, ogni tamponatura deve essere ben isolata per raggiungere una coibentazione ottimale per l’intera abitazione. Gli infissi di finestre, porte, lucernari devono essere costituiti da materiali resistenti, di qualità e devono contenere ottime guarnizioni che possano “sigillare” le aperture per evitare perdite termiche; le coperture, i solai devono essere dotati di pannelli isolanti che rafforzino la composizione dell’elemento evitando fuoriuscite di calore in inverno e l’aria fresca in estate, per raggiungere questo obiettivo è necessario che  le pareti di un’abitazione siano rafforzate da elementi isolanti all’interno e all’esterno.

Tipi di parete: interne ed esterne

Le tipologie di pareti sono varie, possiamo distinguere pareti per uso civile o residenziale, pareti industriali che vengono utilizzate per magazzini o capannoni adibiti a fabbriche, pareti blindate, pareti specifiche per usi particolari, come le pareti di celle frigorifero.
Oltre a queste varietà tuttavia c’è da fare una distinzione più elementare, quella tra pareti interne ed esterne.
Per pareti esterne si intendono le tamponature e i muri portanti, pareti che essendo a contatto con l’esterno sono di uno spessore maggiore rispetto le altre, devono essere isolate con pannelli caratterizzati da specifici spessori in modo da contrastare la dissipazione termica. Le pareti interne sono tramezzature o muri portanti;  non hanno bisogno della stessa quantità di isolante di quelle esterne, poiché non devono contrastare in maniera costante la dissipazione del calore, ma l’isolante è utile per migliorare il benessere acustico.

 

Perché isolare le pareti

L’isolamento perimetrale dell’abitazione o di un altro tipo di edificio è molto importante, attraverso l’utilizzo di pannelli sulle pareti esterne, evitano perdite di calore e refrigerio verso l’esterno.  Un buon isolamento evita la formazione di condensa, infiltrazioni e muffa garantendo un clima costante e creando benessere nell’abitazione. In alcuni casi l’isolamento esterno, come la messa in posa di un cappotto, non è possibile per ragioni architettoniche, in questo caso si può posizionare un isolamento interno dei muri perimetrali.

Come isolare le pareti in maniera efficiente

Per attuare un’ efficace isolamento interno dei muri perimetrali è importante valutare tutti i diversi prodotti presenti in commercio, insieme alle diverse aziende che li producono.
Styrodur ha tra i numerosi elementi di sua produzione il pannello in polistirene espanso estruso Styrodur 2800 C che si presenta come l’elemento adatto all’isolamento interno date le sue particolari caratteristiche; scopri di più cliccando qui 

(Italiano) Isolamento termico soffitto: dissipazione del calore

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Soffitto in appartamento

Nelle grandi città vivere in appartamento può essere difficile e stressante. Se si pensa ai grandi palazzi residenziali collocati a Roma, Milano, Bologna le abitazioni siano dei veri e propri contenitori posizionati l’uno sopra l’altro e al loro interno non si può non godere di un comfort ottimale. Questa concezione non è del tutto reale, è sicuramente vero che, le elevate temperature delle città nel periodo estivo e la formazione di isole di calore provocano un aumento termico non indifferente all’interno dell’abitazione, ma è anche vero che isolando in maniera adeguata un appartamento lo si protegge dagli agenti esterni e dalla dissipazione del calore interno; uno degli elementi dell’ambiente domestico da isolare maggiormente è il soffitto.
Il soffitto è una parte molto importante  di un appartamento e isolarlo in maniera corretta ed adeguata porta effetti positivi in termini di comfort e benessere.

Tipi di soffitto

Le tipologie di soffitto sono molteplici, come strategia più innovativa si può ricorrere all’utilizzo del controsoffitto. I vantaggi di quest’ultima tipologia sono molteplici, c’è da dire però che viene usato soprattutto in spazi dotati di grande altezze, dove l’abbassamento del solaio non comporta una perdita di abitabilità.

Gli aspetti positivi che si hanno con il controsoffitto sono:

  • possibilità di inserire all’interno dell’intercapedine cavi elettrici per l’illuminazione e altro;
  • l’opportunità di immettere pannelli isolanti al fine di avere un adeguato isolamento acustico e termico.

Tra gli altri tipi di soffitto si possono citare i soffitti a falde con travi a vista, molto spesso di legno, questi tipi di soffitto si trovano in genere agli ultimi piani dei palazzi o negli attici; ed ancora il soppalco, un solaio che non ha bisogno dello stesso isolamento di quelli tradizionali ma che comunque deve garantire un’adeguata solidità strutturale.

 

Perché isolare il soffitto

Il soffitto va isolato per diversi motivi:

  • per ragioni acustiche;
  • poiché è importante insonorizzare la parte superiore dell’abitazione per non sentire spostamenti e non essere disturbati dagli inquilini dei piani superiori;
  • al livello termico, sia che si abiti all’ultimo piano che a livelli più bassi non si può rischiare di dissipare il calore interno;
  • ed ancora il soffitto va isolato in maniera corretta per evitare infiltrazioni dovute da perdite idriche provenienti dai piani superiori, che potrebbero portare a dei gravi danni per quanto riguarda rivestimenti e intonaci e quindi a spese di manutenzione davvero ingenti.

Come isolare il soffitto

Per isolare in maniera adeguata il soffitto è essenziale utilizzare pannelli isolanti efficienti e contattare un’ azienda che offra prodotti di qualità e garantiti. Styrodur presenta una vasta gamma di pannelli isolanti adatti alle diverse tipologie abitative. Il pannello isolante Styrodur 2500 C è in sostanza una lastra in polistirene espanso estruso monostrato con pelle superficiale liscia e con finitura a spigolo vivo sui quattro lati, esente da CFC,HCFC, HFC, ideale per l’isolamento termico di intercapedine. Consulta le caratteristiche tecniche.

(Italiano) Come isolare un pavimento radiante e perché?

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Cos’è il pavimento radiante?

Analizzeremo le proprietà del pavimento radiante e il perché questa tecnica di pavimentazione ha la necessità di un isolamento più accurata dalle altre tipologie di pavimentazione. Il pavimento radiante si sta diffondendo in maniera veloce, le sue caratteristiche e i suoi vantaggi sono riconosciuti ampiamente dal mercato, permettendone il successo.

Com’è composto un pavimento radiante? Anzitutto, viene così denominato perché è formato da particolari tubi termoregolati i quali irradiano il calore verso il rivestimento del pavimento, e successivamente in modo uniformare verso l’ambiente: I tubi sono posti ad una precisa profondità dalla parte calpestabile del pavimento, in relazione all’altezza della stanza e dalla tipologia di pavimento, se residenziale o industriale; a contatto con il massetto viene posto uno strato di isolante, indispensabile per evitare dispersioni termiche, il sistema di tubi è collegato ad un collettore che mette in circolo un liquido termovettore.

L’importanza del pavimento radiante

Sebbene sia un’invenzione recente, il pavimento radiante ha avuto una diffusione e un successo non indifferente; ciò probabilmente è dovuto ad una serie di benefici che lo rendono un’ innovazione tecnologica adatta al largo consumo.
Il pavimento radiante permette un risparmio energetico non indifferente, si parla del 10 o 15% di consumi in meno rispetto al riscaldamento tradizionale, svolge una duplice funzione di elemento per il riscaldamento e raffreddamento dell’abitazione. Nei mesi estivi può essere immersa all’interno dei tubi dell’acqua refrigerata per raffreddare gli ambienti. Tra i vantaggi di questa applicazione vi è il fatto che non necessita di opere di manutenzione poiché i cavi sono inglobati nel pavimento. Un ultimo vantaggio, ma non meno importante è il benessere che questo sistema da a chi vive gli ambienti, il pavimento radiante, infatti, riesce a mantenere costante la temperatura all’interno di tutta la casa, evitando zone non climatizzate, assicurando così un comfort ed un benessere maggiori.

 

Perché isolare il pavimento radiante

L’isolamento del pavimento radiante è di estrema importanza, sia per quanto riguarda la funzione di riscaldamento e sia per quella di raffreddamento: in assenza di pannelli isolanti al di sotto dei tubi la dispersione termica, e non si riuscirebbe ad ottenere la temperatura ideale. Isolare pareti, tetti e pavimenti all’interno di una casa è necessario in ogni situazione, lo è in maniera più evidente se si parla di pavimento radiante poiché in questo caso la dispersione sarebbe maggiore e le perdite in termini economici notevoli.

Come isolare questo tipo di pavimento

Come si può allora isolare in maniera efficace un pavimento radiante? Di norma la posa in opera di un pavimento di questo tipo prevede l’immissione di pannelli isolanti specifici, bisogna valutare i diversi tipi di isolante e capire quale prodotto ha maggior efficienza. E’ preferibile utilizzare dei pannelli in polistirene espanso estruso che presentano delle bolle d’aria all’interno, utili per un buon isolamento. Styrodur ha inserito sul mercato diversi prodotti tra i quali il pannello isolante Styrodur 3035 CNE, questo particolare pennello non contiene CFC, HCFC E HCF, è disponibile in diverse dimensioni, per quanto riguarda le specifiche tecniche ha un assorbimento di umidità per diffusione e condensazione secondo la UNI EN 12088 < 3% in volume, un assorbimento d’acqua conseguente alla prova gelo-disgelo secondo la UNI EN 12091 ≤ 1% in volume ed un alto fattore di resistenza al passaggio del vapore acqueo, inoltre il suo utilizzo è indicato per isolamento perimetrale contro terra, per l’isolamento termico di platee di fondazione e per l’isolamento di pareti civili ed industriali e di pavimenti di celle frigorifere. Scopri di più su Styrodur 3035 CNE.

(Italiano) Pannelli isolanti per il pavimento: come isolare le parti importanti della casa?

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Tipi di pavimentazione

“Come isolare il pavimento della propria abitazione?”, è  una domanda con conseguenti scelte importanti che ricadono sui proprietari di immobili al fine di ottenere un inappuntabile isolamento della propria abitazione. Ad esempio, la scelta del materiale che lo compone va fatta secondo un’attenta analisi degli ambienti, della tipologia abitativa e del luogo in cui è posizionata l’abitazione. Ogni spazio all’interno di una casa deve avere un pavimento differente che si adatti alla destinazione d’uso della stanza e alle sue caratteristiche. In un bagno, raramente, si posizionerà del parquet non trattato, dal momento che la presenza dell’acqua lo danneggerebbe; allo stesso modo in una cucina, nelle vicinanze di un lavandino, sarà poco indicato inserire un pavimento in legno, mentre sarà preferibile mettere del cotto o del gres.

Pavimento e dispersione termica

Oltre alla scelta del materiale, un altro fattore di cui si deve tener conto è la composizione del pavimento, ovvero, la tipologia di isolante da utilizzare per evitare dispersioni termiche. La dispersione termica all’interno di una casa porta a sprechi con una forte perdita economica, con un conseguente danneggiamento ambientale. Questo accade se durante la posa in opera del pavimento non sono stati inseriti pannelli isolanti o è stato usato un materiale di bassa qualità, ci sarà in modo inevitabile una dispersione termica ingente che comprometterà il comfort e il benessere generale dell’abitazione. Posizionare dei pannelli isolanti adatti al pavimento risulta essere una strategia costruttiva vincente, sia che si parli di un pavimento esterno o interno.

Perché isolare il pavimento

L’isolamento del pavimento deve essere fatto per evitare diverse problematiche all’interno dell’abitazione. Il primo effetto negativo dell’assenza di un buon isolamento è sicuramente la dispersione termica, cioè la dispersione di calore che comporta la non efficienza dei metodi di riscaldamento all’interno di una casa. Se ci si trova al piano terra, l’acqua di risalita produce umidità e danneggia, non solo il pavimento, ma anche le pareti e gli intonaci della casa. Installare pannelli isolanti a base di polistirene espanso, permette di contrastare la risalita dell’acqua poiché grazie alla loro composizione formano bolle d’aria che impediscono l’infiltrazione idrica, inoltre evita la dispersione termica.

Come isolare il pavimento

La scelta dell’isolante o del pannello isolante giusto e di qualità per il pavimento, è un’operazione difficile, risulta essenziale affidarsi all’esperienza di professionisti del settore, un’azienda competente che è in grado di scegliere una tipologia di prodotto che si adatti alle caratteristiche dell’abitazione. Styrodur fornisce da anni prodotti innovativi, isolanti di ultima generazione, produce pannelli isolanti che si contraddistinguono per il loro colore verde e sono disponibili in molte dimensioni e tipologie per adattarsi alle diverse esigenze. Per un corretto isolamento del pavimento è consigliabile l’utilizzo del pannello Styrodur 2500 C: questo particolare pannello non solo ha dimensioni ridotte in termine di spessore ma ha anche un alto fattore di resistenza al passaggio del vapore acqueo, impedisce la risalita capillare dell’acqua che si trova nel terreno e potrebbe provocare infiltrazioni.

Consultare la scheda tecnica con le specifiche di Styrodur 2500 C.

(Italiano) Isolamento termico per tetto piano: come realizzarlo e perché?

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Introduzione tetto piano: nuove architetture

Quando si parla di coperture piane si pensa sempre ad architetture moderne o industriali, in realtà, l’utilizzo di questa tipologia ha origine antichissime.
Lo stile e le caratteristiche tecniche di un’abitazione dipendono molto spesso dal clima in cui si abita: in una regione fredda, dove le precipitazioni nevose sono abbondanti, ci saranno case con tetti spioventi; mentre in zone calde o mediterranee ci saranno abitazioni caratterizzante da intonaci chiari, bianchi e da tetti piani. I tetti a falde si sono sviluppati nei paesi nordici, sia perché c’era la necessità di proteggersi dalla neve e dalla pioggia, sia perché la materia prima per la loro realizzazione, il legno, era presente in grande quantità; al contrario nei paesi del sud non c’era la necessità di proteggersi da precipitazioni importanti e non erano presenti boschi o foreste dove ricavare la materia prima, in base a queste necessità si è concepita una tipologia di copertura piana caratterizzata da diversi materiali. Negli ultimi anni con lo sviluppo delle nuove tecnologie il tetto piano è diventato di “moda” e simbolo di modernità, inoltre, offre più opportunità rispetto ad un tetto a falde, poiché, può essere attrezzato come terrazza o giardino pensile.

L’importanza dell’isolamento

È importante capire se il tetto è ben isolato o provvedere ad isolarlo, se si costruisce o si acquista una casa con il tetto piano, oppure un appartamento all’ultimo piano di un palazzo con la copertura piana.
Nelle grandi città d’estate, questo problema è maggiormente sentito, si formano le cosiddette isole di calore, delle bolle di aria calda che sovrastano il centro e fanno aumentare di moltissimo le temperature, per evitare che l’eccessivo calore inglobi le abitazioni i tetti piani dei palazzi devono essere adeguatamente isolati.
Un buon isolamento permette di risparmiare, evitare sprechi e dispersioni termiche e a migliorare il benessere dell’individuo all’interno dell’abitazione. Un buon isolamento termico rende l’abitazione confortevole e vivibile in maniera adeguata sia nella stagione fredda che in quella calda.

Isolamento: tetto piano e infiltrazioni

La differenza sostanziale tra un tetto a falde e uno piano è che di fatto il secondo non è un tetto, bensì una copertura, un solaio con uno spessore maggiore rispetto ai solai semplici; proprio per queste caratteristiche la copertura è più soggetta alle infiltrazioni, sebbene sia provvista di una leggera pendenza per far defluire l’acqua. L’isolamento è l’elemento fondamentale che protegge il tetto e l’abitazione nel lungo periodo, di fatto, impedire le infiltrazioni significa anche risparmiare in termini economici su manutenzione e lavori di ristrutturazione onerosi.

Come isolare un tetto piano

L’isolamento termico del tetto piano può essere fatto in maniera semplice, rapida ed economica. Ci si deve affidare ad un’azienda che sappia garantire la qualità del prodotto, un’azienda come Styrodur presenta una grande varietà di pannelli isolanti per tutte le esigenze. Il pannello Storydur 3035 CS, è un pannello isolante progettato per isolare tetti piani, coperture industriali, terrazze e tetti giardino. Styrodur  è una lastra in polistirene espanso estruso monostrato con pelle superficiale liscia e con battentatura perimetrale sui quattro lati, esente da CFC,HCFC, HFC; consulta la scheda tecnica.

(Italiano) Polistirene: l’isolamento termico di pareti civili ed industriali

Styrodur

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Architettura civile ed industriale

 

L’architettura ingloba nel suo insieme tante e diverse tipologie costruttive che si sono diffuse nel corso del tempo e che connotano nel tempo l’intera esistenza dell’uomo e le sue specifiche esigenze.
Tra le diverse epoche e tra i diversi stili troviamo tra i più ricorrenti nella storia quelli dell’architettura civile ed industriale.
L’architettura civile deve essere intesa come la forma di costruzione riservata ad edifici pubblici, ma anche privati, ad uso civile, cioè sfruttati “dall’uomo per l’uomo”, come sedi di governo, di rappresentanza, o di carattere giuridico.
L’architettura industriale invece viene concepita come un qualcosa di costruito che deve funzionare, che deve produrre e quindi non progettata per rappresentare qualcosa. Da ciò si può arrivare, in gran parte dei casi, all’eliminazione di qualsiasi forma di decoro e abbellimento.

Tipi di pareti civili ed industriali

Per quanto riguarda le caratteristiche costruttive delle parti di questi due edifici è ovvio dire che presentano particolarità diverse proprio per la loro differente destinazione d’uso.
Le pareti di edifici civili saranno progettate in maniera più elaborata e con spessori relativamente bassi in modo da adattarsi agli spazi all’interno dell’edificio.
Le pareti di edifici industriali invece, saranno per la maggior parte di tipo prefabbricato e con spessori maggiori per sostenere il peso delle grandi coperture. In ogni caso sia le pareti civili che quelle industriali devono essere dotate di un buon isolamento termico.

Perché isolare le pareti di fabbriche e capannoni industriali?

L’Isolamento di pareti di fabbriche e capannoni industriali è importante per diverse ragioni. In primis a seconda di ciò che si produce, bisogna assicurarsi che non ci siano dissipazioni di calore all’interno dell’ambiente, nè fenomeni che conseguano da umidità di risalita. Aspetto di primaria importanza inoltre è garantire temperature ottimali e aria salubre agli operai che vi lavorano, nella valorizzazione e tutela dell’ambito produttivo. Viste le grandi dimensioni, tutto ciò può avvenire solo attraverso un ottimo isolamento termico, preferibilmente a base di polistirene, che grazie alla sua conformazione, blocca il passaggio di calore e vapore acqueo.

Come isolare le pareti di edifici civili ed industriali


Isolare in maniera ottimale pareti di tipo civile ed industriale è un’azione necessaria che va fatta per il buon funzionamento e per la longevità dell’edificio. L’isolamento deve comportare la scelta di specifici pannelli isolanti che presentino grande qualità e prestazioni elevate. Styrodur, da anni leader nel settore dell’isolamento termico, offre una vasta gamma di prodotti con le più diverse destinazioni d’uso, particolari pannelli caratterizzati dal colore verde, simbolo dell’azienda.
Per quanto riguarda l’inserimento di isolamento in edifici a carattere civile e industriale, Styrodur offre come soluzione innovativa, tra i diversi prodotti, il pannello Styrodur 4000 CS: una lastra in polistirene espanso estruso monostrato con pelle superficiale liscia e con battentatura perimetrale sui quattro lati, privo di CFC, HCFC, HFC e quindi non inquinante. Questo pannello viene utilizzato per fornire un isolamento termico perimetrale contro terra anche in presenza di falda, per isolare platee di fondazione a contatto con il terreno e per l’isolamento di pareti civili e industriali.
Un altro prodotto fornito da Styrodur è il pannello in polistirene espanso estruso 5000 CS. Caratterizzato da uno spessore variabile che può arrivare a 120 mm, questo pannello isolante trova applicazione nell’isolamento di tetti rovesci, a terrazza, e verdi, per la protezione dal gelo di ferrovie, piste per aeromobili, pavimenti di celle frigorifere e ovviamente anche per l’isolamento di pareti civili e industriali. Per sapere di più sulle caratteristiche tecniche dei due prodotti si possono consultare i seguenti link: Styrodur 4000 CS, Styrodur 5000 CS.

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